Parlare degli anni 80, come parlare del meteo: pensieri compulsivi tradotti nell’ovvio, mutazione delle cause in effetti. Sentire gli anni 80 invece: flussi di reminiscenze indotte, ontologicamente significanti. Cure Depeche Mode New Order Talk Talk Tears for Fears Echo & The Bunnymen Everything But the Girl messi insieme, suoni che alludono a traiettorie, da incoscienza a consapevolezza, da stasi a cambiamento, da inizio a fine. Chi è stato è stato, e chi è stato non è. Alora io ero Donnie Darko, così morivo rinascendo altre volte dopo, mai più uguale.
Ero anche Kat, adolescente convincente, protagonista dell’ultimo Araki, White Bird in a Blizzard. Sua madre Evie sarebbe Eva Green Eva Green Eva Green, una volta ancora sensualità letale e dominante, mortifera discendente come Gloria Swanson. E incontenibile, oh sì, evanescente pure, al punto di sparire, dissolversi nel vento, mentre Kat è confronti e affronti curiosità e sesso volontà e voglie.
Quando con, i primi peli le idee impazzano.
Quando con, i primi peli le idee impazzano.
Dal 1988 al 1991, in mezzo una storiaccia di sesso ed umori con un consunto detective forty-something. Anni 80 strascicati, Kat evolve, diventa femmina universitaria metropolitana, pronta a fare i conti con quello che fu, dove la madre sparita e chi il padre ignorato, Kat che si stacca dall’album di figurine che la conteneva – lei ingenua, quei genitori, il fidanzato incerto, l’amico gay, l’amica obesa – e osserva da su la metà oscura del passato disvelata.
Araki vince libero dall’orgoglio queer, prende un buon romanzo e gioca al cinema universale, racconta attorno ad una ghiacciaia chiusa a a doppia mandata da Park Chan Wook (Stoker) e Alfred Hitchcock (Nodo alla gola), sembra pure l’amatissimo nostro Jason Reitman nella sua fenomenologia del cambiamento accettato, tra Juno e Young Adult. E anche Sofia Coppola sembra, le sue relazioni pericolose.
Lui mette insieme Cure Depeche Mode New Order Talk Talk Tears for Fears Echo & The Bunnymen Everything But the Girl, lui ci fa morire di ricordi e ci fa rinascere un’altra volta, con Kat, liberi in quanto orfani in quanto diversi da prima.
She remains in absence to me
An empty space
An invisible, half remembered ghost.
White Bird in a Blizzard
Gregg Araki
2014