«Ci sono blog originali, divertenti, ben scritti. E poi ci sono blog che scelgono una strada “antagonista” per stile e contenuti. Dikotomiko Cineblog (https://dikotomiko.wordpress.com/) ha come motto: “o con noi o contro di noi”. E le posizioni culturali e critiche espresse dal blog non sono proprio di massa, a partire dai film scelti, fino al linguaggio accurato e spietato: lo stile è una scelta politica, sebbene non meramente ideologica o partitica.
Massimiliano Martiradonna è uno dei due componenti del micro-collettivo Dikotomiko, assiemea Mirco Moretti: “Dikotomiko nasce tra i vibrioni e la polvere di uno scaffale, nello spazio angusto e umido di un’edicola. Dentro quell’edicola cento e unfilm in DVD, in vendita per pochi euro, con un’insolita prevalenza di titoli orientali: coreani, per lo più. Indizi di felicità questa, o di passione condivisa, quella per il cinema, una certa idea di cinema, condivisa tra quarantenni irrisolti, Mirco Moretti, l’edicolante, e Massimiliano Martiradonna, il cliente. Nasce e si consolida un rapporto proficuo di libero scambio, fiumi di parole su fiumi di visioni. Nell’aprile 2013, l’illuminazione: apriamo un blog. Apriamo un blog diverso, ok, come dicono tutti, ma stavolta sarà diverso davvero, scriveremo quello che ci pare e piace sul cinema, e chi non ci ama non ci segua”.
Fuori dal politicamente corretto, il duo si pone all’opposizione fin dal nome: dicotomico (il bene e il male, noi e loro?), ma con la k,come nelle vecchie occupazioni liceali; anonimi al contrario della nascente voglia di micro-popolarità social; stile concreto, corposo, che gira le spalle alla critica ma senza la goliardia di molti blog (seppure non senza ironia), che crede in quello che scrive e per cui il cinema è un bisogno intimo e non solo una passione da condividere; visioni eretiche (“Splatter,zombie, vampiri punk. Pistole,spade, botte che spezzano le ossa. Sesso voyeuristico, brutale, misogino. Evirazioni. Innesti. Lacrime, amori impossibili. Eroi, sacrificio,ascesi mistica. Risate liberatorie,risate iconoclaste”) o sguardo eretico su visioni comuni e mainstream (primo post: Promised Land); impostazione grafica più curata e accattivante della media.
Un mix vincente che porta i Dikotomiko a collaborare con varie riviste online e cartacee – tra cui “Nocturno” – come pure a saggi e raccolte, senza abbassare la guardia. D’altronde, chi l’ha detto che fare opposizione e togliersi qualche sfizio debbano escludersi a vicenda?»
(Emanuele Rauco, in 8 e Mezzo, Numeri, Visioni e Prospettive del Cinema Italiano, Num.35, Novembre 2017, ed. Cinecittà – Istituto Luce)
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