Questo è il nostro post più difficile. Non tanto per l’emozione e la tremarella di San Vito che ci fanno muovere a scatti sulle sedie, quanto per la bava che cola di continuo sulla tastiera costringendoci a scrutare ogni tasto inondato per dieci secondi, al fine di accertarci che si tratti della lettera giusta. Tra l’altro abbiamo appena scoperto che si tratta di una bava verdastra, schiumosa e tossica, visto che i tasti si stanno liquefacendo inesorabilmente. Dobbiamo fumare di più, è l’unico rimedio. Anzi deve, la mia metà fisicamente più devastata. E’ di certo lui il responsabile. Sono io il responsabile. Sei tu. Smettila di scrivere nel mio stesso rigo. Stavo per dirtelo io.
Il motivo di tale devastazione corporale è l’orgoglio: ci è stato assegnato uno dei sette santissimi Boomstick Awards, l’onorificenza istituita da Hell (echisennò?) nel suo Bookandnegative e giunta alla quarta edizione, per mano di Lucia, ovvero lasignoradelletenebre responsabile de Ilgiornodeglizombi. La motivazione:
“Perché ha scritto uno specialone su Alex de la Iglesia da standing ovation
Perché analizza i film con estremo acume
Perché è completamente matto e ci piace per questo.”
Questo significa che da oggi possiamo andarcene in giro nudi con quest’immagine tatuata in fronte, e nessuno potrà eccepire alcunchè.

Attenzione, attenzione! Le regole sono queste, dovete solo copiarle e incollarle senza fiatare.
Cos’è il Boomstick? È il bastone di tuono di Ash ne L’Armata delle Tenebre. Una doppietta Remington, canne d’acciaio blu cobalto, grilletto sensibilissimo. Magazzini S-Mart, i migliori d’America.
Perché un Boomstick?
Perché il blog è il nostro Bastone di Tuono!
Come si assegna il Boomstick?
Niente di più facile: dal momento che in giro è un florilegio di premi zuccherosi per finti buoni (o buonisti) & diplomatici, il Boomstick Award viene assegnato non per meriti, ma per pretesti.
O scuse, se preferite.
Nessuna ipocrisia, dunque.
Per conferirlo, è assolutamente necessario seguire queste semplici e inviolabili regole:
1 – i premiati sono 7. Non uno di più, non uno di meno. Non sono previste menzioni d’onore
2 – i post con cui viene presentato il premio non devono contenere giustificazioni di sorta da parte del premiante riservate agli esclusi a mo’ di consolazione
3 – i premi vanno motivati. Non occorre una tesi di laurea. È sufficiente addurre un pretesto
4 – è vietato riscrivere le regole. Dovete limitarvi a copiarle, così come io le ho concepite
I vincitori avranno il sommo onore di esporre il banner della presente edizione sul loro blog.
E ora tocca a noi assegnarne sette.
1- Ilgiornodeglizombi di Lucia Patrizi, perchè è nostra amica, e tanto basterebbe. Perchè scrive benissimo di cose che ci piacciono tantissimo. E perchè se avessi una casa, le affiderei le chiavi senza battere ciglio.
2- Il Bollalmanacco di Cinema di Erica Bolla, perchè non solo scrive bene, ma fa anche soorridere e ridere. Che forse per noi è più importante. E poi perchè il primo gemellaggio non si scorda mai.
3- Pensieri cannibali di M…. si può dire? Vabbè, metto le iniziali. M.G., per il nome splendido, e per una cosa che è sempre presente nei suoi post: l’entusiasmo.
4- Malpertuis di Elv… ok, ok: E.S., per la profondità di ogni suo post e perchè è probabilmente la persona più gentile e rigorosa del pianeta.
5- The Addiction per il nome ovviamente, per un post splendido su Hitler artista degenere, e per le immagini più belle del creato.
6- Giuseppe Genna, blog & libri, una mente che scava, scava, e prima o poi sbucherà nell’altrove supremo.
7- Giap di Wu Ming, il collettivo che è nostro referente politico; che è tra i nostri scrittori preferiti; che tiene sempre l’epica su un piedistallo.
Ricordate che
a) il premio può essere assegnato dai sette vincitori ad altrettanti blogger meritevoli, contribuendo a creare, come tutti gli anni, una delle più gigantesche catene di sant’antonio che la storia di internet ricordi
b) premio e banner sono una creazione di Hell, quindi sarebbe buona creanza citarlo negli articoli
c) il Boomstick è un premio cazzuto. Se l’avete vinto non siete di sicuro delle mezze cartucce, ma… se non rispetterete le 4 semplici regole che lo caratterizzano, allora mezze cartucce diventerete
e vi beccherete d’ufficio, in quanto tali, il celeberrimo Bitch Please Award.

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