Prologo: stanco, sofferente, sconfitto, un vecchio guarda il monitor di un pc, scorrono le immagini di sua moglie che viene giustiziata mentre lui, impotente da remoto, ha le mani e gli occhi legati. Sembrerebbe l’inizio del milleunmillesimo revenge movies, non fosse che il pensionato inane è Arnold Schwarzenegger nel pieno sfiorire della sua seconda vita cinematografica. Il film è Sabotage e non è un revenge movie classico, perché Schwarzy ha già vendicato tutto il vendicabile umano e sovrumano; non è nemmeno un action movie,è un b-noir brutto sporco e cattivo, un videogioco inteso come gioco-da-guardare, dove tutto si muove ma l’azione diretta del protagonista non c’è o è fuori campo, quello che succede è lontano da lui, che è attore-regista occulto che eteroinduce, mentre tutti gli altri personaggi sono mere macchine da scena che si sbronzano e cercano e sparano e tradiscono e si ammazzano.
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