Sgombrate il campo da dubbi e perplessità: Sollima ce l’ha fatta! Il suo Sicario: Day of Soldado è il film dell’anno, di più, è una pietra miliare per l’action del nuovo millennio. Non è blasfemo ricorrere a paragoni illustrissimi: guardatelo pensando al Fury Road di George Miller, al Fury di David Ayer, a Patriots Day di Peter Berg. Anche, se ne siete capaci, al 13 Hours: the Secret Soldiers of Benghazi di Michael Bay, o alle missioni impossibili di Chris McQuarrie. Il livello è questo, è altissimo e prestigioso, e l’importanza dell’opera sovrasta gli esiti al box office internazionale. Ad oggi, Soldado ha infatti incassato 75 mln di dollari in giro per il mondo, a fronte di un budget di produzione di 25 milioni. Bene, ma non benissimo, con il peso di alcune critiche d’oltreoceano marcatamente e pregiudizialmente negative. I risultati sono comunque in linea con quelli del primo capitolo del franchise, il Soldado di Villeneuve, che a fine corsa nelle sale mondiali realizzò un totale di 85 mln di dollari, a fronte di un budget più cospicuo (30 milioni).