Independence Day: Rigenerazione. Dikotomiko sbarca su Movieplayer.it


Sapevamo che sarebbero tornati. Di più, sapevamo che non erano mai andati via. Sono passati vent’anni da quel 4 luglio ed alla fine ecco in sala gli alieni, quelli cattivissimi di Independence Day: Rigenerazione, che giocano a fare la guerra per conquistare il mondo, o meglio per distruggerlo e succhiarne avidamente il nucleo vitale. L’occasione allora è propizia per una breve e parzialissima carrellata sui nemici di oltre-Terra, almeno i più significativi – a nostro avviso, si intende – passati sul grande schermo dal 1996 ad oggi. Cominciamo con Signs di M. Night Shyamalan: resta infatti immortale il finto found footage in cui, durante una festa di compleanno a Rio de Janeiro, viene ripreso un mostro spaziale che attraversa fugacemente un vicolo. Il terrore dell’ignoto è tutto in quella visione brevissima, un lampo che impressiona gli spettatori atterriti e chiusi nelle loro sale come gli stessi protagonisti chiusi nelle loro case.

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Non Dimenticare. Ci meritiamo Francesco Tota.


Riuscire ad essere noiosi, prolissi, finti, retorici ed inutili anche con un cortometraggio della durata di pochi minuti non è da tutti, ci vuole un talento speciale. Ma anche in questa categoria gli italiani riescono a primeggiare: ci è capitato diverse volte di assistere a rassegne e concorsi, durante i quali abbondavano dialoghi incredibilmente supponenti, carrellate e panoramiche interminabili, zoom e primi piani che sembravano durare ore e assolutamente privi di senso. Esistono eccezioni, ovviamente. E quando ci capitano davanti agli occhi, festeggiamo.

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Crush The Skull. Nel dubbio, sfondagli il cranio


Lo sapete, siamo bimbi selvaggi che si eccitano facilmente. E questo è proprio uno di quei film capaci di farci saltare di gioia, urlare felici come dopo il gol di Berti al Bayern Monaco (si, è da un po’ che non seguo il calcio) e vivere il resto della giornata con il solito sorriso idiota stampato in faccia. Continua a ronzarmi in testa un paragone con The Final Girls, che è un paragone fuoriposto, chè qui di metacinema non c’è traccia. C’è, quella si, la convivenza di slasher e comedy, e allora il paragone può pericolosamente reggere, ma soltanto se rafforzato dalla reazione simile provata durante la visione: entusiasmo, coinvolgimento e risate sguaiate, oltre alla rara e commovente sensazione di essere i destinatari diretti e privilegiati dell’opera. E’ un film per noi, solo per noi. Crush The Skull, l’ennesima sorprendente opera prima, diretta da Viet Nguyen.

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Attenti ai segni degli zingari sui citofoni!


Nel primo weekend di programmazione (a ferragosto, tra l’altro) Hide And Seek ha totalizzato 1.350.000 spettatori, ha raggiunto un sorprendente settimo posto nella classifica dei film più visti in Corea nel 2013, più di 37 milioni di dollari incassati. Regista esordiente, basso budget, assenza di star. Come si spiega questo successo?

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E’ un thriller che cattura e appassiona lo spettatore dal primo minuto fino ad un catartico finale? No, no. Anche se lo fosse, il successo è causato da qualcosa di completamente differente. Qualcosa che ne decreterebbe il successo assicurato se il film fosse distribuito anche in Italia, e magari sponsorizzato dalla Lega Nord.

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Iny weeny teeny weeny shriveled little short dick man


All the boys love Mandy Lane è un film di Jonathan Levine, accolto dalla critica di tutto il mondo, dico, i Francesi, dico, gli Inglesi, come avanguardia prossima al capolavoro. La Mandy Lane al centro del film non è una principessa, è ‘na reggina, Amber Heard, signora del male, incrocio riuscitissimo tra Scarlett Johansson e Martina Stella. Lei, il nuovo sesso nella vita vera, assetto omo-etero variabile, è qui adolescente in fiore, asessuato e sensualissimo oggetto del desiderio. Tutti la chiedono, tutti la vogliono, fanno pazzie per averla, si spezzano l’osso del collo per lei. Invano.

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Who’s in da House ?


Borgman

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2013 .

Home Invasion, Olanda.  Carniel Borgman, vagabondo il cui rifugio è  in un loculo sotterra, braccato da un prete e da due cacciatori (di bestie e di anime) entra nella magione e nella vita di una assai benestante famiglia borghese. L’inoculamento è progressivo, al primo si aggiungeranno altri vagabondi/e della stessa risma, armati e maniacalmente determinati.

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Chi/cosa sono questi inquietanti esseri apparentemente umani rifugiati  nel sottosuolo? Quali oscure ragioni spingono la misteriosa banda ad insinuarsi nella Dutch upper class ?

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