La Q di Qomplotto, la Wu di Wu Ming


QAnon, ancora e anQora. Siamo fissati, lo so. I motivi sono tanti, anche legati all’immaginario cinematografico. E’ una storia che non sappiamo come andrà a finire, ma che di sicuro sembra scaturita da una sceneggiatura oggettivamente brutta e inverosimile, nessun produttore sgancerebbe un centesimo per una storia del genere. O forse si? Chissà. Torniamo su QAnon per un motivo forte, fortissimo, e probabilmente definitivo. Probabilmente. E’ appena uscito per le Edizioni Alegre un libro che non abbiamo remore a definire epocale, oltre che indispensabile. Il titolo è La Q di Qomplotto, e l’ha scritto Wu Ming 1.

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Pussy Riot? No-Pussy Riot? DikotomikA in radio,con le femmine ribelli.


Nell’eterna guerra dei sessi, Dikotomiko si schiera da una parte, come sempre quella giusta. Con le donne incappucciate, le donne in trincea, sulle barricate. Sugli altari, nei reparti di ostetricia, nelle colonie saccheggiate e imbrattate di sangue. Nei quartieri ultraviolenti di Chicago e New York. Sempre con le donne.

Su RKO Radio è disponibile la nuova puntata delLo Specchio Nero, il nostro programma di cinema in versione audio, per perforare le vostre orecchie tappate dal patriarcato e dal maschilismo. Con un solo obiettivo: non rompervi le palle. O le ovaie.

Con Spike Lee, Harmony Korine, Jennifer Kent e tante/i altre/i.

 

La special guest di questa puntata è una OneWomanBand, Elli De Mon, che ci parla del suo rapporto con la musica e con i palchi, dei suoi film preferiti, e della sua nuova creatura: un libro dal titolo Countin’ the blues. Donne indomite.

 

Ascoltateci, annuite e commentate. Disturbate, applaudite o fischiate. Buon ascolto.

 

 

Dikotomiko in radio. Lo Specchio Néroner, on air. RKO: Lo Specchio Nero on Air!


Dikotomiko rilascia spore virulente e sinuose, discrete ma invasive. Dopo aver infettato la carta stampata, e in attesa di un incarico governativo, Lo Specchio Nero infetta anche la streaming radio! Quando abbiamo sentito per la prima volta pronunciare il nome della radio – dal nostro terzo membro occulto, senza il quale questo miracolo non sarebbe avvenuto – ci siamo eccitati sessualmente, cominciando a sbavare in 35 mm. La radio, signore e signori, si chiama RKO! L’acronimo sta per Radio Kismet Opera, ce ne siamo accorti dopo, molto dopo: eravamo impegnati a sognare ad occhi aperti Streets Of Fire e Citizen Kane.

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La puntata Zero, AKA il paziente Zero, è già andata in onda, quindi l’infezione è irreversibile. Potete tranquillamente operare da untori quando vi pare, da casa vostra, semplicemente cliccando “play” sulla pagina della RKO:

https://rkonair.com/?fbclid=IwAR0W6vlapiSdxBTglbBEWjQ0Mxw_oujz-i-gVXSy6rpk-iUp3cHWx-67zng

Giovedi prossimo, alle 18.30, al termine di Cartellone Cinema – una rubrica beneducata e necessaria (quindi tutto il contrario della nostra), che vi informa e vi informerà settimanalmente delle nuove uscite nelle sale –  andrà in onda la prima vera e propria puntata di quella che sarà, speriamo, un’entità, un flusso, una follia sgangherata completamente diversa da qualsiasi rubrica cinematografica abbiate mai ascoltato in radio. Seguiteci, spernacchiateci, insultateci, adorateci, infettatevi/ci. Contemporaneamente, se possibile.

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Sarà una puntata VIRALE, ne siamo certi.

 

Lo specchio nero. I sovranismi sugli schermi dal 2001 ad oggi


A volte ritornano. A guardar bene, forse non stanno tornando, perché non erano mai andati via.
Solo che oggi vanno di gran moda: parlano, seducono, governano. Sono neofascisti, sono neonazisti, ma si fanno chiamare identitari, sovranisti, mentre rievocano un passato nero, nerissimo.
E sul nero degli schermi aumentano le storie che parlano di loro: documentari, commedie, action movies, instant movies; rappresentazioni nostrane e internazionali dell’esistenza di gruppi neonazisti e neofascisti, che mescolano nuovi linguaggi e nostalgia.
Dikotomiko ha selezionato narrazioni audiovisive italiane e straniere in cui il passato getta la sua ombra sul presente; ne risulta un racconto della contemporaneità organizzato per schede, un montaggio di storie e visioni da cui emerge il lato più oscuro di un presente che sembra un brutto film, purtroppo già visto.
Clicca qui per leggere un’anteprima del libro