Il 2014 pareva essere un anno come tanti, di transizione, si dice in questi casi, di passaggio oppure, ma da dove e verso dove non è dato sapere. Invece, con la stessa deterministica inesorabilità del sempiterno ritorno della primavera, il 2014 è diventato un anno fondamentale, perchè HBO ha messo in onda True Detective, la serie TV che sovverte definitivamente i canoni di serie e di TV.
Cominciamo:
Rise of TV Series
Grazie alla pay tv ed all’internet benedetta, i canali si sono moltiplicati con la stessa velocità di un tumore: la TV è sempre con te, un canale per ogni gusto, c’è il canale per chi va a cavallo, per chi si schianta contro un muro, per chi non guarda la TV, poi, dopo questa esplosione e compulsione, come poveri ultracorpi i canali hanno cominiciato a perire, svuotati dall’interno. Perchè mezzi senza contenuti. Allora i kugini amerikani, che stupidi a volte non sono, hanno riversato la loro potenza di fuoco sulla produzione di quei contenuti, e giù una bulimia di serie TV per tutti i gusti, saghe epiche, comiche, tragiche, decameroniche, orrorifiche, e ancora e ancora, e ancora. Produzioni milionarie avallate da uno specifico commitment industriale, rivolte dronicamente alla conquista dello share, legate al mezzo\canale da cordoni analogico\ombelicali.
Poi, un bel giorno, Matthew e Woody decidono di fare da sè, e si autoproducono una serie che orbita attorno ai loro mondi, preso un regista in parte Carneade e uno sceneggiatore in toto Carneade. Per il potere concesso su di loro come Dei del loro mondo, Matt e Mick diventano True Detectives.
Vediamo nel dettaglio: