Jason Reitman, puntini puntini


La grande illusione è che il triplo doppio vu spalanchi le porte dell’infinito. Troppo ottimistico in effetti, al più serve a migliorare la conoscenza dell’ignoto, rendendo visibili ma non tangibili corpi solidi liquidi gassosi. L’immagine può essere il primo passo verso il soddisfacimento di un bisogno, e l’Internet è questo, un mezzo non di comunicazione, ma di soddisfazione di bisogni. In tale funzione d’uso viene adoperata dal popolo della Rete, che prima d’essere profilato per età o razza o genere è suddiviso in gruppi più o meno omogenei di bisogni, donde le categorie di ricerca. Poi arriva Jason Reitman, uno che guarda l’America e punge parecchio; sposta l’attenzione più avanti, dal www al puntino, e dentro quel puntino ci vede tutto il mondo composto da microscopici pigmenti dinamici, infinitamente piccolo pallido e blu. Il mondo, the pale blue dot.

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Song’e Napule


Song’ e Napule

Manetti Brothers

2013

Lo script sembra arrivare dritto dritto da un film neopolar di Hong Kong, si respira aria di Johnnie To e della sua Milkyway in questa nuova opera dei Manetti, in uscita a Maggio, senza dubbio uno dei film rivelazione del 2014.

lollo love

Napoli, Quartieri Spagnoli. Un pianista disoccupato, diplomato al conservatorio, timido, educato e italiano madrelingua, si fa raccomandare da mammà e trova lavoro in polizia. A causa delle sue virtù musicali, viene infiltrato nella band di un cantante neomelodico per acciuffare O’ Fantasma, misterioso boss della camorra.

La sceneggiatura è viva, credibile e onesta: se ne frega delle regole non scritte del cinema italiano carino e perbenino di questi anni, si sporca le mani con il genere, anzi, con più generi, dal poliziottesco alla commedia sentimentale. Non manca l’inseguimento con la Giulietta Alfa Romeo, il sempreverde assessore amico dei camorristi, e una generale voglia di sottolineare in ogni inquadratura che questa, signori, è Napoli, anzi, Napule.

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Taglia e Incolla


Moebius

Kim Ki Duk

2013

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Non si può, e non si deve, raccontare una storia di evirazioni e istinti sessuali implosi all’interno della Famiglia/nucleo sociale. Non si può, perchè è peccato. Perchè migliaia di Natalieaspesi provano fastidio e repulsione, le/i Natalieaspesi ridono nervose/i, ne scrivono piene/i di livore sforzandosi di ridicolizzare l’opera filmica che osa mettere in scena, scuotendone le viscere, i loro (nostri) tabù più disturbanti: il Cazzo e la Famiglia. Continua a leggere

Matuška Rossija


Brat – Brother

Aleksey Balabanov

1997

Correva l’anno 1997. Non so voi, ma io all’epoca avevo 24 anni, quindi vivevo di facili entusiasmi, ragionevoli dubbi e inconfessabili speranze nel Futuro.

Eh sì, perché nel 1997 non era ancora accaduto, il Futuro, che in senso prossimo era il nuovo Millennio, in senso anteriore era il Domani.

Allora, come oggi, il mio narcisismo dissidente mi convinceva ad indulgere nel nichilismo, e preconizzavo distopie in ogni dove, catastrofi sociali, nuovi olocausti, sovrappopolazione, esplosioni inarrestabili di tumulti suburbani, fine delle risorse vitali.

catastrofe

Come la massima parte di voi, ignoravo che già c’era un altro dove, alle prese con un presente distopico, rimosso e tumulato dall’immaginario occidentale: la Madre Russia. Continua a leggere

Buio in sala


Avvertenza: il post che segue è fortemente critico, fino a diventare prosaico e qualunquista, verso una certa critica italiana, un certo spettatore medio italiano, un certo gusto italiano. Chi vuole fa ancora in tempo a smettere di leggere, o a cliccare su www.cinemamediocrepergentemediocre.com .

baciami ancora

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Le scelte di Sofia


The Bling Ring

Sofia Coppola

2013

Dikotomiko ha principi pochi ma buoni, il più importante è la lotta senza quartiere al nepotismo, al figliodipapismo, al figliodartismo, forme deteriori di raccomandazione genetica sulle quali ci siamo espressi in altra sede.

La nostra rinomata laicità di pensiero ci permette tuttavia di combattere il crimine con mente aperta, per apprezzare il genio in qualsiasi famigghia si manifesti. E ’il caso di Sofia Coppola, regista vera, in modo altro da Francis Ford: un capolavoro (Lost in Translation) e due grandi film (Il Giardino delle Vergini Suicide e Marie Antoinette), Leone D’Oro a Venezia con Somewhere (mah… ), flirt sentimentale e artistico con Quentin Tarantino.

La amiamo di un amore grande e imperituro, specie quando, da vera Lucana Dentro, passa le vacanze estive a Bernalda, come un qualunque studentello o impiegatucolo fuorisede che torni da mammà.

sofia bernalda

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Città più sicure


Kick-Ass 2

Jeff Wadlow

2013

Salt Lake City, Boston, Seattle, Minneapolis.. Proliferano davvero, ‘sti sciroccati in calzamaglia, anche travestiti da ninja o da clown. Armati di spray al peperoncino, sfollagente o anche soltanto, nella loro versione più rassicurante ed evoluta, di fotocamere e smartphones. Esiste anche una sorta di Lega della Giustizia denominata Black Monday Society. Appena i supereroi irrompono sulla scena, i malviventi scappano a gambe levate, terrorizzati. O forse in preda ad un irrefrenabile attacco di risate.

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Autorevoli voci istituzionali hanno addirittura proposto la creazione di un ordine professionale. Continua a leggere