Jarmùsch di giorno, ma la notte no !


L’eternità. Il tempo nel suo scorrere senza fine e senza principio. Noi, anzi voi, siete nati e morirete, mentre il tempo continuerà a scorrere dopo di voi. Non ne vedrete la fine, non vi è concesso. Siete umani, mortali, semplici organismi con la data di scadenza. Io no. Io ho superato l’eternità, perchè io sono Dikotomiko. Un dIO, per semplificare il concetto.

L’eternità è diventata tangibile, l’ho vista toccata e studiata. Intanto i giorni passavano, le fredde notti invernali scorrevano placide, cariche di sogni passioni marmitte rumorose ed allarmi malfunzionanti. Il buio lasciava spazio alla luce del sole, il caos diurno incalzava, ciclico e incessante, fino alla nuova notte. E ancora, e ancora. Ed io restavo, silenzioso ed imperturbabile, ad aspettare.

Di vedere la fine.

La fine dell’eternità. E le sono sopravvissuto, l’ho vista spegnersi, cessare di esistere, lasciare finalmente vuoto lo schermo.

L’eternità si è fatta, solo per i miei occhi divini, oggetto. Cosa. Visione. Film.

L’eternità è:

Only Lovers Left Alive

Jim Jarmusch

2013

c o r pi

e la musica scelta, azzeccatissima per il mood (a proposito di eternità: un concetto applicabile senza dubbio all’ascolto della suddetta) ed ovviamente per il budget, è il drone-rock della band di Jarmusch, Squrl, per niente male.

L’eternità. La vita dei vampiri, come è noto, tende ad essere eterna, almeno finchè qualche paletto di frassino non si infila nella gabbia toracica fino a spaccarne il cuore. Vivono attraverso i secoli, vedono morire tanta di quella gente, a prescindere da quanti ne azzannano per sfamarsi, non c’è da stupirsi che abbiano sempre quella espressione sul viso, triste, malinconica, annoiata, stanca. Gli occhi dei vampiri si illuminano, si incendiano, solo quando fiutano il sangue, o quando amano.

n u di

Tilda Swinton, che nel mio immaginario veste ancora i panni grotteschi della sado-cartoonesca gerarca repellente ammirata in Snowpiercer, è una vampira aggraziata, sinuosa e vitale come la città di Tangeri, dove vive. Il suo amato maritino, Tom Hiddleston, è un raffinato musicista depresso e potenzialmente suicida: infatti vive a Detroit, ghost town per eccellenza, deserta e desolata. Eve e Adam.

ritratti

Vivono da troppo tempo, hanno avuto a che fare nel corso dei secoli con Lord Byron, Mary Shelley, Eddie Cochran, Shakespeare, Tesla, Joyce, D. F. Wallace, praticamente chiunque. Il declino dell’umanità, ora, li deprime. Deprime sopratutto Adam, che chiama gli umani zombies.

Lui che è un vampiro. Chiama gli umani zombies. Puro Jim Jarmusch. Cose che fanno ghignare, come Soul Dracula.

teschio

Ma è all’eternità che dobbiamo consegnarci, anzi che dovete consegnarvi. Perchè Only Lovers Left Alive non finisce mai, è eterno. Una eterna rottura di coglioni, nonostante il sangue, i canini e la bella sorella giovane di Eve, che si chiama Eva.

Nonostante il giradischi d’epoca, nonostante i dischi in vinile che girano dall’inizio del film, nonostante i milioni di riferimenti ai nomi sugli scaffali di ogni libreria delle vostre case.

ssangue

Rispetto a questo, The Limits Of Control è un thriller adrenalinico.

Il merito maggiore da attribuire a Jim è senza dubbio quello di aver dilatato oltre ogni ragionevole misura ogni secondo di questa pellicola, perchè sicuramente la sua intenzione era di rappresentare l’eternità (ancora…) della tediosa vita dei vampiri nella maniera più fedele possibile. Cazzo se ci è riuscito!

3 pensieri su “Jarmùsch di giorno, ma la notte no !

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  2. Pingback: SOLO GLI AMANTI SOPRAVVIVONO, GLI SPETTATORI NO | Wait! Mag

  3. “Una eterna rottura di coglioni”
    perfettamente d’accordo! :)
    se non altro però questo sono riuscito a finirlo, mentre con the limits of control ho sventolato bandiera bianca a metà visione…

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